Giocasport, un’attività scientificamente fantastica

“La pratica di attività motoria favorisce nei bambini un corretto sviluppo fisico, cognitivo ed anche lo sviluppo di competenze socio relazionali. I bambini attraverso il gioco riescono ad esprimere al meglio il proprio bisogno naturale di operare, di cimentarsi, di affrontare difficoltà, di riuscire a compiere determinate imprese, per cui praticare una piacevole e stimolante attività motoria, sotto forma di gioco, è condizione necessaria affinché il bambino si diverta e desideri ripetere l’esperienza. Attualmente però il tempo che i bambini dedicano al movimento e al gioco libero all’aria aperta è spesso inferiore alle loro necessità. Le abitudini frenetiche che ormai accompagnano gli adulti, vanno a ricadere involontariamente anche sulle esigenze dei più piccoli, che spesso si trovano a passare il tempo libero davanti a tv, pc e videogiochi”.

Ci sembra giusto introdurre con questa piccola prefazione l’articolo che da tempo volevamo riportare al nostro pubblico. Tra le conseguenze di uno stile di vita sedentario sono ormai noti sovrappeso e obesità infantile e le indagini confermano la scarsa tendenza all’attività fisica dei bambini italiani:Il 23,5% dei bambini svolge giochi di movimento non più di 1 giorno a settimana, il 33,8% dei bambini svolge attività fisica strutturata non più di 1 giorno a settimana (“Okkio alla salute”- Ministero della Salute/CCM).

Ad aggiungersi a questa emergenza sociale sono i casi in aumento di bambini con disturbi specifici di apprendimento o DSA (Dislessia, Disortografia, Disgrafia, Discalculia) e di sindrome di deficit di attenzione e iperattività o ADHD (dall’ingleseAttention Deficit Hyperactivity Disorder). In entrambe le situazioni, i bambini, a causa di insuccessi scolatici e rimproveri, tendono a perdere autostima e a consolidare una idea sempre più negativa di sé, comportando una difficoltà nella socializzazione all’interno di un gruppo di pari. Ecco che la pratica sportiva può diventare una valvola di sfogo e un metodo educativo di prevenzione del disagio e di conoscenza delle proprie capacità ed è anche in questi casi che il progetto “Giocasport” riesce ad inserirsi.

Il “Giocasport” infatti accoglie TUTTI: l’attività è per bambini dai 4 ai 10 e nasce con l’esigenza di appassionarli al movimento e allo sport e di influenzarne positivamente la vita. E’ un vero e proprio metodo studiato e consolidato negli anni, che aiuta i bambini nel loro sviluppo psicomotorio, grazie alla stimolazione della risoluzione autonoma dei problemi attraverso il “fare” (problem solving). La vittoria e la sconfitta nel gioco, diventano esperienze fondamentali per imparare ad ascoltare e riconoscere emozioni come gioia, tristezza, rabbia e paura, le stesse che consentono di comprendere se stessi e gli altri e quindi agire in modo consapevole. Inoltre con la pratica di sport di combattimento, in particolare il rugby, è introdotto un modulo di giochi di lotta e contatto che consentono la conoscenza, la modulazione e quindi l’allenamento dell’aggressività (dal latino ad-gradior, “andare verso”), componente importante nella vita e della sopravvivenza umana. Contatto con se stessi, con le proprie sensazioni ed emozioni, con il terreno e con gli altri: quando l’allievo sarà consapevole delle proprie abilità e capacità di contatto, sarà in grado di percepire i propri livelli di energia disponibili per un adeguato livello di aggressività. C’è chi dovrà sforzarsi per tirare fuori questa energia e chi invece dovrà lavorare per contenerla. Il Giocasport è quindi un progetto di educazione allo sport e di educazione alla vita: affianca la scuola e sostiene le famiglie.

I giovanissimi atleti hanno la possibilità di provare ogni sorta di disciplina sportiva e di scegliere a fine percorso, in maniera autonoma, quella che meglio risponde alle loro esigenze motorie, cognitive e sociali. In base all’età sono previsti due percorsi complementari: di AVVIAMENTO ALLO SPORT e FORMAZIONE SPORTIVA. I più piccoli, che frequentano la scuola dell’infanzia (4-6 anni), saranno avviati allo sport attraverso un’attività motoria di base con l’obiettivo di affinare e consolidare gli schemi motori, ovvero le prime unità di movimento che il bambino apprende fin dai primi mesi di vita e tramite le quali potrà appropriarsi di tutto il bagaglio motorio che gli abbisogna per la vita di relazione. Correre, saltare, strisciare, rotolare, lanciare, afferrare, tirare, spingere, cadere, arrampicarsi ecc…sono tutti movimenti che verranno combinati  tra loro e proposti attraverso giochi, sfruttando l’utilizzo di attrezzi e oggetti diversi. I bambini impareranno quindi a percepire il proprio corpo in relazione a sé, allo spazio e agli altri e comprenderanno le caratteristiche peculiari dei vari sport attraverso giochi propedeutici. I “grandi” della scuola Primaria (6-10 anni) invece, oltre a consolidare schemi motori e indirizzarsi sempre di più verso lo sviluppo delle capacità coordinative, avranno l’occasione di sfidarsi e di giocare con i propri coetanei e compagni ai vari sport, imparando a conoscere ogni singola disciplina a 360 gradi. Il rispetto per le regole, per l’avversario e per i propri compagni saranno i punti cardine del processo educativo che porterà il bambino ad acquisire un comportamento equilibrato in relazione alla competizione richiesta nel gioco.

Il progetto GIOCASPORT è partito a Fano più di dieci anni fa, grazie a Sammy Marcantognini, laureato in Scienze Motorie (ex ISEF), Psicologia e Filosofia. Collabora con diverse federazioni sportive per la formazione e la preparazione psicologica di numerosi atleti, alcuni dei quali hanno raggiunto risultati di spicco in campo nazionale e internazionale. Grazie alla sua supervisione, alla formazione d’insegnanti e al lavoro d’equipe, nel corso degli anni l’attività è cresciuta sempre più ottenendo grande riconoscimento da parte delle famiglie, che sempre più numerose sposano il progetto. Inoltre nel 2018 è arrivato un ulteriore e prestigioso attestato di stima da parte del Comitato Olimpico Nazionale Italiano che ha attribuito alla Sportfly il titolo di Centro Coni Nazionale, unica società fanese.

Gli insegnanti, professionali e laureati in Scienze Motorie, mettono scupolosamente in pratica il “metodo educativo Giocasport” e si prendono cura dei vostri figli, diventando delle vere e proprie guide e mettendo l’interesse del bambino al primo posto: sollecitano la loro immaginazione, la loro partecipazione attiva e progettano una serie di attività che prevedono una scelta di giochi e di situazioni, dal facile al difficile, dal semplice al complesso, dal globale allo specifico. Non viene impartita la tecnica specifica del gesto sportivo, ma è il bambino stesso a trovare il movimento più efficace per riuscire a fare un tiro in porta, un canestro, un salto più alto proprio come nella vita dovranno risolvere problematiche in autonomia!

Basket, tennis, pallavolo, rugby, calcio, atletica, hockey, golf, pallamano, dodgeball, badminton, frisbee, bocce, tiro con l’arco e scherma sono molti degli sport che vengono praticati al Giocasport! E consapevoli che due incontri a settimana non sono sufficienti per soddisfare la necessità di movimento dei nostri piccoli atleti, invitiamo i genitori a portare i bimbi al parco, al campo sportivo a giocare con gli amichetti, ad arrampicarsi sugli alberi, giocare con le pozzanghere, sporcarsi nel fango…tutte esperienze fondamentali per la loro crescita…il tutto in attesa di entrare nel vivo della stagione estiva, quando con la fine della scuola il Giocasport lascia spazio ai Centri Estivi Sportivi Jump, che per tutto il periodo estivo propongono e assicurano sano divertimento, sport, escursioni, attività manuali, attività musicali e tanto altro ancora, in diverse zone di Fano e città limitrofe (Marotta, Senigallia, Vallefoglia, Fossombrone, Sterpeti ecc…).

FONTI:

www.salute.gov.it(Ministero della Salute)

www.aidaiassociazione.com

www.aiditalia.org

  1. Valentini, M. Palmieri, F. Lucertini. (2016) “Attività motoria come farmaco per lo sviluppo della personalità in età evolutiva: revisione della letteratura”.RELAdEI 5.2, Julio 2016, issn 2255-0666.

Pozzoli T. & Gini G. (2006). “Le competenze sociali in bambini con Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività”. Età Evolutiva.

Foto di Enrico Pensalfine