A Cappone di Vallefoglia il disagio giovanile si combatte attraverso lo sport e la comunicazione

Fanoinforma Cappone di Vallefoglia (PU) – Utilizzare lo sport e la comunicazione come strumento di prevenzione al disagio giovanile. E’ questo l’obiettivo del ciclo di incontri gratuiti (27 marzo, 3 e 7 aprile) promossi dal Coni Marche e rivolto a tutti coloro che, per lavoro o nella vita di tutti i giorni, sono a contatto con bambini ed adolescenti.Ad essere scelta come location dal massimo organo regionale dello sport è stato il Centro d’Aggregazione L’Impronta di Cappone di Vallefoglia, una scelta non casuale in quanto nello stabile di Via Della Resistenza, da tempo la cooperativa Polis di Fano (che lo gestisce) promuove attività  formative nei vari ambiti: educativo, sportivo e sociale finalizzate al benessere del singolo e della collettività.Il primo ad essere entusiasta di questa iniziativa è stato il sindaco di Vallefoglia, Palmiro Ucchielli, che nei giorni scorsi ha partecipato ad un assemblea in cui la cooperativa Polis e alcuni responsabili del Coni Marche hanno spiegato alla comunità locale il progetto che inizierà il prossimo 27 marzo.Relatori delle tre sedute di aggiornamento e approfondimento, dal titolo “Quando l’incoerenza genera il disagio giovanile. La funzione determinante dello sport e dei suoi protagonisti”, saranno il professor Roberto Mancini, docente di educazione fisica presso l’ITG Genga Pesaro, formatore e collaboratore della Scuola Regionale dello Sport delle Marche e autore di vari articoli e pubblicazioni sulle attività motoria sportiva giovanile e il dottor Sammy Marcantognini, presidente di Asi Marche, psicologo, psicoterapeuta specializzato in analisi bioenergetica, laureato in Scienze Motorie e Filosofia e da tempo collaboratore di diverse Federazioni Sportive nel ruolo di Psicologo dello Sport.Il corso ha lo scopo di sensibilizzare e formare/informare sull’importanza della giusta comunicazione e relazione nell’attività sportiva nei settori giovanili. “Lo sport e l’attività motoria – spiegano gli organizzatori della cooperativa Polis – sono uno strumento fondamentale per la crescita sana dei giovani e soprattutto per la prevenzione dei disagi e dei disturbi psicologici ormai frequentissimi nell’età adolescenziale e post adolescenziale. La giusta relazione genitore/figlio ed educatore /allievo risulta essere determinante per la prevenzione dei comportamenti devianti, delle dipendenze di vario genere e dell’adeguato sviluppo emotivo e cognitivo del fanciullo/a”.Tre le tematiche che si andranno ad approfondire a ciascun incontro: il 27 marzo, dalle 20.45 alle 22.45 si parlerà di   “Sport, Scuola, Educazione: Quando l’incoerenza genera il disagio giovanile. La funzione educativa di tutte le figure coinvolte”.Nel secondo appuntamento, previsto per lunedì 3 aprile, il tema sarà “Un’adeguata comunicazione con l’allievo come strumento fondamentale per la crescita educativa, affettiva, ma anche sportiva” (20.45-22.45).A chiudere i lavori, venerdì 7 aprile, l’incontro “Il genitore in che ruolo gioca? La giusta comunicazione genitore/figlio nell’avviamento allo sport come prevenzione del disagio giovanile” (20.45-22.45).Per partecipare è necessario iscriversi tramite mail all’indirizzo srdsmarche@coni.i per poter così ricevere l’attestato di partecipazione a fine incontro. La conferma di avvenuta iscrizione arriverà automaticamente dal sistema o dalla mail della SRdS Marche. Eventuali altre adesioni si potranno accettare anche nel giorno stesso dell’incontro, nel caso la sala possa consentirlo.“L’incontro – precisano gli organizzatori – è rivolto a tutti coloro che sono in contatto con giovani dai 0 ai 18 anni: educatori, tecnici, insegnanti del nido, scuola dell’infanzia, primaria, secondaria di primo e secondo grado, laureati in scienze motorie, psicologi, pedagogisti, dirigenti scolastici, dirigenti di associazioni sportive e genitori”.Di seguito il link ufficiale dell’evento: http://marche.coni.it/marche/scuola-regionale/corsi/corso/1909.html

Fonte: http://www.fanoinforma.it/a-cappone-di-vallefoglia-il-disagio-giovanile-si-combatte-attraverso-lo-sport-e-la-comunicazione/